Castello Biandrate di San Giorgio

Il Castello di San Giorgio Canavese ha origine da un complesso di edifici costruito in epoca medioevale con scopi difensivi e trasformato poi nel corso dei secoli al fine di adottarlo alle successive esigenze. Si distingue normalmente una costruzione più antica, presumibilmente risalente ai sec. XII - XIV, di cui restano poche tracce, ed una più recente attribuibile ai sec. XV – XVI.
I Vescovi di Vercelli ed Ivrea, il Marchese di Monferrato e forse anche i Templari esercitarono il loro dominio sul Castello finché nel XIII secolo la proprietà passò definitivamente ai Conti di Biandrate.
Nel corso dei secoli San Giorgio ed il suo castello furono più volte teatro di guerre tra Savoia,Monferrato, Spagna e Francia, ma gli assedi dei grandi eserciti furono quasi sempre vittoriosamente respinti.
Dopo la pace di Cherasco del 1631 San Giorgio entrò definitivamente a far parte degli stati sabaudi e il castello subì importanti modifiche a cura di Guido Aldobrandino, al quale si deve verosimilmente la struttura unitaria della parte "nuova". All'inizio del settecento, in coincidenza con l'acquisto di parte della proprietà di San Giorgio dal ramo di Foglizzo, Aldobrandino riprende con energia i lavori di modifica del castello che terminarono nel 1726.
Nel sec. XIX iniziò un periodo di decadenza e oblio, che se da un lato causò alcuni danni dall’altro consentì al tempo stesso che l’edificio giungesse fino a noi nella sua veste settecentesca, risaltata dal restauro intrapreso dalla società cui ora il castello appartiene.
Tra gli ambienti ricchi di decorazioni si distinguono la Sala dei Melograni, la Sala dei Trofei, la Sala delle Chimere, la Sala degli Aironi e la Sala delle Conchiglie, incorniciate da un vasto parco all’inglese.

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