Al Castello di Masino un appuntamento unico per scoprire i più piccoli segreti di una residenza millenaria attraverso un percorso abitualmente non aperto al pubblico. nei luoghi più nascosti del maniero.
Tutte le domeniche dal 15 aprile al 30 settembre e mercoledì 15 agosto (tranne domenica 6 maggio), alla scoperta dei segreti della residenza millenaria attraverso un percorso abitualmente non aperto al pubblico tra locali normalmente inaccessibili e passaggi segreti, le cantine e l’antico torchio e i camminamenti sotterranei. Le visite sono guidate ed esclusive per piccoli gruppi al fine di poter avere un coinvolgimento intimo con un luogo millenario. In considerazione dei passaggi sotterranei stretti e di numerosi gradini e dislivelli, il percorso non è consentito ai bambini e a persone con difficoltà in spazi chiusi o con ridotta mobilità. Prenotazione obbligatoria.
Si proverà l'emozione di percorrere i piccoli passaggi della servitù che un tempo erano animati dalle oltre 70 "tote" che accudivano la dimora millenaria come ci testimonia nei suoi scritti Beatrice Niccolini, cugina del Conte Luigi Valperga, che ha ceduto il castello al FAI. Sarà quindi possibile sbirciare l'immenso patrimonio archivistico e bibliotecario di una della famiglie nobiliari più importanti del Piemonte; curiosare i piccoli ambienti, celati alla vista del pubblico ordinario, come il Boudoir della Regina, con gli importanti affreschi seicenteschi sul tema della fenice o il prezioso appartamento di San Carlo Borromeo, le cui pareti sono rivestite da una delicata stoffa inglese settecentesca, utilizzato dalla Marchesa Vittoria quale suo appartamento nuziale nel 1929; scendere negli antichi cunicoli dell'imponente fortezza medievale provando l'emozione di percorrere le scale delle antiche torri circolari dove i gradini sconnessi e irregolari erano un'ulteriore difesa contro gli invasori. Infine, ci si addentrerà in quella che era la parte "aziendale" della residenza attraverso le cantine e il grande torchio, anima pulsante della produzione vinicola della collina di Masino per poi risalire nei grandi depositi delle soffitte dove la famiglia ha ammassato, attraverso i secoli, quegli arredi obsoleti o dismessi dalle sale di rappresentanza.
Si consiglia un abbigliamento comodo e scarpe con suola antiscivolo per via dei passaggi negli antichi camminamenti medievali.