ALLA SCOPERTA DEL LIBRO ANTICO: LA COLLEZIONE VALPERGA DI MASINO

07 aprile 2016 - 29 settembre 2016

Visite molto speciali per una stagione alla scoperta della straordinaria biblioteca dei Conti Valperga di Masino, tra antichi volumi e preziose legature che arricchiscono le collezioni librarie di una delle più importanti e nobili famiglie del regno sabaudo svelandone tendenze e interessi culturali.

Dal 7 aprile al 29 settembre tutti i giovedì e le domeniche 10 aprile, 8 maggio, 12 giugno, 10 luglio, 14 agosto, 11 settembre.

Antiche tavole botaniche, libri sui metodi di fasciatura in caso di frattura o sull'importanza di mantenere un ambiente salubre sui vascelli, illustrazioni sul processo di tipografia tra Settecento e Ottocento.

Il Castello e Parco di Masino svela i tesori custoditi nella Biblioteca dei conti Valperga di Masino: circa 25.000 volumi che rivelano gli interessi culturali di una delle famiglie più potenti del regno sabaudo e gli orientamenti scientifici del mondo intellettuale subalpino.

Tra i testi più interessanti quelli sulla botanica, come il Plantae selectae, pubblicato tra il 1750 e il 1755 e ricco di tavole dai colori ancora molto vividi. Risale al 1625 la Exactissima descriptio rariorum quarundam plantarum, opera di Pietro Castelli sulle specie rare presenti nell'orto botanico farnesiano di Roma. Di grande pregio anche il De florum cultura di Giovanni Battista Ferrari, teologo, orientalista e appassionato di botanica, vissuto nella prima metà del XVII secolo.

Fanno parte della collezione di Masino, inoltre, numerosi libri di medicina, che permettono di scoprire come venissero combattute le malattie e quali fossero le nozioni diffuse in Occidente. Oltre ai volumi di anatomia del Seicento e del Settecento, ci sono tavole sugli strumenti chirurgici, sull'utilità terapeutica della musica e sul parto, importante causa di mortalità. Non mancano volumi a uso divulgativo per fornire le norme basilari in caso di epidemie come il colera, che negli anni Trenta dell'Ottocento ha colpito anche il territorio canavesano.

Se i visitatori si chiedono come sono “nati” i libri, la risposta si trova tra le pagine stesse. Numerosi testi trattano, infatti, de arte typographica come l'Encyclopédie di Diderot e D'Alembert, che illustra il processo di fabbricazione della carta, e il Manuale tipografico, capolavoro del 1818 del maestro saluzzese Giambattista Bodoni. Le decorazioni e le dorature sulle copertine che si possono ammirare a Masino testimoniano, infine, il lavoro dei legatori, artigiani che sapevano rendere ogni volume un unicum per il suo possessore.

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